Alla vigilia del derby tra Infodrive Capo d’Orlando e Siaz Basket Piazza Armerina, in programma domani sera alle 20:45 all’Infodrive Arena, coach Domenico Bolignano ha analizzato il momento della squadra e tracciato un bilancio di questo primo mese e mezzo di lavoro.
Dopo una serie di gare equilibrate e combattute, i paladini si preparano ad affrontare una sfida dal grande valore sia emotivo che tecnico, contro un avversario in crescita e reduce dalla prima vittoria stagionale.
Con la consueta lucidità, coach Bolignano ha parlato di intensità, concentrazione e identità di squadra, sottolineando i progressi del gruppo e l’importanza di mantenere continuità durante tutti i 40 minuti di gioco.
Un’intervista che racconta la visione del coach biancoazzurro, tra analisi del presente, prospettive di crescita e l’attesa per una partita che promette spettacolo ed emozioni.
Coach, partiamo dall’ultima partita, è stata una gara molto intensa e combattuta, quali sono gli aspetti positivi e gli aspetti negativi che ti porti dietro dopo questa gara?
A Orzinuovi abbiamo avuto una buona intensità per gran parte del primo e del terzo quarto, ma negli altri due quarti c’è stata un pò meno intensità, ciò è dovuto al fatto che in alcuni momenti il punteggio ci ha demoralizzato perchè più volte ci siamo avvicinati senza riuscirli a prendere. La cosa su cui lavoriamo di più in questo momento è quella di avere una continuità nel mantenere un livello medio-alto durante tutti i 40 minuti, piuttosto che mantenere in alcuni momenti la partita a un livello altissimo e poi ad uno più basso. La traduzione di ciò lo dicono i punteggi dei quarti, perché nel primo quarto prendiamo 20 punti e ne facciamo 19, e poi nel secondo ne prendiamo 26, e nel il terzo addirittura lo riusciamo a vincere. Quindi in questo momento c’è una difficoltà nel riuscire a mantenere un livello medio-alto nell’arco dei 40 minuti e la cosa che è mancata domenica scorsa poi si traduce in svarioni difensivi dati dalla concentrazione. Un’altra cosa su cui dobbiamo lavorare è il fatto che gli errori, cronologicamente parlando, sono avvenuti in tempistiche troppo ravvicinate, nel senso che se fai 4-5 errori consecutivi tra attacco e difesa andando facilmente sotto di 15 punti, poi diventa difficile giocare a rincorrere. Se questi errori noi riuscissimo a diluirli di più nell’arco di tutta la partita si percepirebbero meno, perché se fai un errore e poi l’azione successiva fai una cosa giusta, questa alternanza ti porta ad essere sempre ravvicinato col punteggio.
Noi abbiamo la necessità, soprattutto nelle gare in trasferta, di riuscire a giocare delle partite dove dobbiamo essere sempre costantemente vicini all’avversario per poi riuscire eventualmente a dare lo strappo finale. Non può esistere in un campionato equilibrato come questo la possibilità di ammazzare le partite nei primi tre quarti, perchè nella pallacanestro di oggi, grazie anche alla capacità dei lunghi di tirare facilmente da tre punti in situazioni di transizione, le partite anche sopra o sotto i 15 punti si possono riaprire facilmente.
Il nostro inizio di Campionato è stato molto equilibrato, abbiamo avuto due vittorie e due sconfitte, giocando gare molto combattute e intense. Ma, andando oltre il risultato, che impressioni ti ha dato il primo mese e mezzo circa di lavoro del tuo gruppo?
L’impressione è che questa squadra ha ancora necessità di trovare delle dinamiche che siano accettate da tutti i componenti del gruppo, ma che vengano accettate non soltanto a parole, ma che vengano anche tradotte in fatti concreti sul campo. Ci stiamo lavorando, tramite l’inserimento di regole sia offensive che difensive, per far in modo di dare la possibilità ad ognuno di esprimersi nel migliore dei modi, facendo cosi funzionare quelle che sono le loro caratteristiche. Noi abbiamo la necessità di sfruttare le caratteristiche individuali dei nostri giocatori, sfruttandole per farle essere funzionali a quelle di tutta la squadra, non facendole essere fine a se stesse.
Il tuo gruppo è un mix di giocatori di grande esperienza e giovani emergenti. Qual’è la chiave per far crescere questi giovani, ma allo stesso tempo per valorizzare la grande esperienza dei veterani?
Sicuramente quello che i giovani devono accettare è che i più esperti possono essere utili. I nostri giovani avere proprio la voglia di sfruttare quello che i giocatori più esperti possono dargli, il che non significa solo prendere i rimbrotti sugli errori, ma significa essere vogliosi di rubare da un compagno più esperto qualcosa che possa tornare utile nella propria esperienza. Allo stesso tempo i più giovani devono riuscire anche a comprendere che il giocatore più esperto è un giocatore che ha nel suo vissuto la possibilità di di poter trasmettere la differenza vera che ci può essere tra la vittoria e la sconfitta, perché l’esperienza che hanno i giocatori più esperti sta proprio in questo aspetto, loro sono quelli che hanno giocato così tante partite che sanno veramente cosa significa uscire dal campo con una vittoria o con una sconfitta, e sanno anche quello che significa uscire dal campo con una sconfitta ma avendo dato tutto quello che avevano dentro, piuttosto che uscire dal campo insoddisfatti di quello che hanno messo a disposizione della squadra.
Domani affronteremo in casa Piazza Armerina, che arriva dalla sua prima vittoria, quindi con grande entusiasmo. Quali sono secondo te le chiavi di volta della partita di domani?
Le chiave di volta della partita di domani sarà sicuramente quella di non permettere a Piazza Armerina di giocare in ritmo, perché è una squadra che dal punto di vista tecnico secondo me è avvantaggiata dal fatto di aver iniziato 12 giorni prima rispetto a noi. Secondo me 12 giorni sono tanti, ed anche il fatto di essere stati sempre al completo sin da subito gli ha anche permesso di di riuscire ad adattarsi al meglio in quello che è un sistema di gioco di squadra. Non a caso infatti è una squadra che alla voce Assist è tra le prime tre posizioni in classifica, questo significa che è una squadra che gioca molto insieme. Sicuramente la loro capacità più grande è quella di saper giocare molto bene senza la eseguendo degli ottimi tagli. Come giocatori da tenere d’occhio dal punto di vista individuale spiccano tra tutti Meluzzi e Almansi che sono i migliori marcatori della squadra, con due caratteristiche diverse tra loro, uno è un giocatore dalla doppia dimensione, in grado sia di attaccare il ferro , ma anche di essere pericoloso in situazioni di palleggio arresto anche da distanze siderali, mentre l’altro è un giocatore di uscita.
Il roster di Piazza Armerina a mio parere è un giusto mix che lo Staff è riuscito ad incastrare abbastanza bene, facendo venir fuori una squadra abbastanza competitiva.
Hai calcato parquet molto importanti da allenatore, secondo te qual’è la cosa che differenzia Capo d’Orlando da tutte le altre piazze?
Capo Orlando è un posto dove si sono raggiunti grandi risultati non perché c’era a disposizione una risorsa economica molto importante, come succede in tanti altri posti, ma perché si è riuscito a costruire nel tempo uno spirito capace di far esprimere al meglio chi viene qui, grazie ad una società molto ben organizzata, molto solida, e che bada soprattutto a quelle che sono le esigenze umane di tutti i giocatori e dello staff, riuscendo ad esaltare in primis l’uomo e poi il giocatore in quanto atleta. Ciò è dovuto anche al fatto che chi ti sta intorno, a partire dai tifosi, ai singoli cittadini, e ai commercianti, riconoscono ogni parte della squadra come un un “Personaggio pubblico” tra virgolette, facendo sentire importante ogni ragazzo giovani che viene qui a giocare. Capo Orlando ti regala delle emozioni che difficilmente trovi in altri posti, e ciò è dovuto anche alla fortuna di avere un Presidente che da 30 anni sposa questo progetto e che lo porta avanti con l’entusiasmo del primo giorno, ed è sempre il primo a dare la carica soprattutto nei momento difficili, che è una particolarità non da poco.
CONCLUSIONE
Le parole di coach Bolignano trasmettono fiducia, consapevolezza e grande attenzione al percorso di crescita dell’Infodrive Capo d’Orlando, impegnata in un campionato equilibrato e ricco di insidie.
In vista del derby di domani contro la Siaz Piazza Armerina, l’obiettivo sarà trasformare il lavoro e la coesione del gruppo in energia positiva sul parquet dell’Infodrive Arena, davanti al calore del pubblico orlandino.
Appuntamento fissato per domani sera: quaranta minuti da vivere con intensità, orgoglio e passione biancoazzurra. 💙

