Antonio Puglisi – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Vincenzo Esposito critica l’atteggiamento dei suoi in trasferta. «Abbiamo cominciato con l’approccio giusto rispettando quanto preparato ma nel momento in cui sono arrivate le prime difficoltà purtroppo siamo tornati la squadra che fuori casa fa fatica e ci sfaldiamo. Non riusciamo a reagire e se vogliamo fare una stagione più omogenea dobbiamo cambiare atteggiamento. Non abbiamo la pazienza di saper leggere la partita fuori casa e dobbiamo lavorare proprio su questo». Gennaro De Carlo analizza in maniera realistica una gara vinta ma non così facilmente. «La partita è stata più dura rispetto al divario del risultato finale. La nostra fluidità offensiva non è stata perfetta e siamo stati anche fortunati su due tiri da tre allo scadere dei 24″. La difesa ci ha consentito di aprire la gara in transizione e la mazzata definitiva l’ha data Fitipaldo con due bombe consecutive. Tepic si sta sacrificando in un ruolo non suo ma è incredibile quello che riesce a darci in queste gare». Un sacrificio importante per un blasone così significativo. «Tepic è davvero straordinario. Attaccamento alla maglia e a questo progetto davvero importante. Fuori ruolo anche Stojanovic ma ha dimostrato quello che riesce a fare per noi. Abbiamo bisogno di tutti e sto ricevendo risposte significative dai miei ragazzi, da tutti». La Betaland, dunque, squadra matura? «Questa squadra è diversa da quella degli anni passati. Ci sono ragazzi con grande blasone che hanno esperienza europea di alto livello e questo sport è fatto anche di contatti. Ci sono momenti in cui l’adrenalina può salire all’improvviso e il fallo tecnico fischiato alla nostra panchina è stato un passaggio importante per questo aspetto». Ancora in ombra Laquintana. «Si è allenato bene in settimana e questo mi basta. Sono molto fiducioso e vedo quello che fanno in settimana i miei ragazzi e Tommaso Laquintana è uno di quei giocatori che è più cresciuto in questi 12 mesi. Tutti noi faremo di tutto affinché continui su questa strada legata al lavoro duro perché siamo convinti che avrà una carriera brillante». Il “PalaFantozzi” adesso può sognare? «La mia testa è già a sabato in casa contro Sassari che per noi è “la partita”. A inizio stagione eravamo stati giudicati i più scarsi d’Italia ma oggi ci giochiamo una posizione importante. Lavoreremo con la certezza di avere giocatori esperti che non avranno timore a darmi le risposte che voglio sabato prossimo».