Giacomo Garbisa – Giornale di Sicilia
Per un tempo la Betaland Capo d’Orlando tiene in ansia l’Umana Reyer, poi la maggior qualità e profondità degli orogranata scavano il solco e i siciliani tornano a casa con 15 punti di scarto (84-69) e una classifica ancora ferma, an- che se l’avvio contro Milano e Venezia lasciava poco spazio alle illusioni. Nessun timore reverenziale tuttavia in avvio di gara per la Beta-land che, priva di Drake Diener e con Nicevic e Fatipaldo a referto solo per onor di firma, colpisce con Archie e Stojanovic portandosi sul 7-2 ma tre bombe consecutive di Bramos e Tonut mettono la freccia orogranata (10-7). Venezia alza l’intensità in difesa costringendo i siciliani a morire per due volte col possesso in mano, Capo d’Orlando si trova così a inseguire sul 15-11. Tanti gli errori, anche perché la palla gira lenta e prevedibile, entrambe le squadre si rifugiano nel tiro pesante ma, mentre quello siciliano fatica ad entrare, quello veneziano trova solo la retina (15/27 alla fine) e McGee chiude il primo quarto sul 23-15. La sfida non decolla, Perl prova qualche isolamento e dimezza lo scarto poi la Reyer gioca la carta Ress, al rientro dolo l’operazione al collo di giugno ma sull’asse Perl-Iannuzzi gli ospiti infilano un parziale di 6-0 che vale il pari. Alla vigilia coach Di Carlo aveva previsto una partita brutta ed è stato buon veggente: la gara vive solo sulle fiammate dei singoli e un contropiede lancia Archie per la schiacciate del controsorpasso 35-34. Nell’ultimo minuto la Reyer si appoggia al gioco interno su Ortner, ma l’ultimo possesso di Stojanovic porta al -1 Orlandina (38-37) dell’intervallo. A inizio ripresa Iannuzzi fa la voce grossa su un inconsistente Hagins e Capo d’Orlando risponde colpo su colpo alla Reyer, che a metà terzo quarto però prova ad allungare con Tonut e Peric (50-43) mentre le cose migliori in casa siciliana le fanno vedere Laquintana e Stojanovic. La maggior qualità di Venezia alla lunga si fa valere e a firmare lo strappo è Ejim che, dopo due canestri dai 6,75, ruba palla lanciandosi nella schiacciata del 62-49. Venezia ha lavorato ai fianchi per 30′ e Capo d’Orlando, già corta, finisce la benzina così l’ultimo quarto non regala sussulti e per gli orogranata diventa un esercizio di tiro superando il «ventello» di vantaggio (72-49). La partita scivola via con la Reyer che chiude con cinque giocatori in doppia cifra e l’ingresso del baby 18enne Visconti, mentre Capo d’Orlando dà spazio a Pavicevic. «È stata una settimana complicata, non siamo quasi mai riusciti a far allenare Fitipaldo, Dellas e Nicevic – il commento post partita di coach Gennaro Di Carlo -. Chi è andato in campo ha dimostrato il meglio possibile e a tratti siamo riusciti a limitare i danni».