Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
Il mercato estivo che per il basket si procastina anche nelle altre stagioni sta consegnando un’Orlandina basket con un mix sempre più accentuato tra esperienza e gioventù, quasi come se, peraltro volutamente, il quartetto di senatori attualmente nel roster (all’appello manca il pivot ed un cambio dei lunghi) sia stato composto proprio per fare da chioccia ad un manipolo di ragazzini che potrebbero diventare oggetto dei desideri dei migliori club d’Europa nel giro di un paio di anni. La società paladina punta forte in particolare sul prossimo arrivato, il serbo Vojislav Stojanovic, 18 anni, guardia di 2 metri che sta spopolando nella sua categoria e che, partisse davvero titolare nella prossima serie A, avrebbe tutto per maturare ed esplodere in un breve lasso di tempo. Una scommessa rischiosa che con il mercato sempre aperto diventa sin troppo appetibile per una società che per sopravvivere ai massimi livelli deve anche operare in tal senso. D’altronde ancora adesso le porte per il ritorno dell’ ala-pivot Emir Sulejmanovic nuovamente in prestito dal Barcellona sono spalancate anche se l’ingaggio di Jasaitis prima e di Bowers poi hanno colmato le lacune nel ruolo. Se la società abbia visto bene lo si intuirà fin dalle amichevoli, il 30 agosto a Reggio Calabria contro la Viola, al PalaFantozzi il 5 settembre contro la Pallacanestro Trapani ed il 6 con la Viola, poi 12 e 13 settembre memorial “Carlo Longobardi” a Scafati contro Avellino, Brindisi e i padroni di casa dello Scafati allenato dall’ex Giovanni Perdichizzi, il 19 e 20 memorial “Gianni Brusinelli” a Trento, infine memorial “David Basciano” a Trapani, il 26 e 27 contro Trapani, Caserta e Ferentino. “Le amichevoli in sé hanno un’importanza fondamentale nel periodo di pre-stagione – conferma il preparatore atleti- co Walter Allotta – in quanto danno condizione atletica, ritmo partita, gioco di squadra, ed altri molteplici aspetti tecnici. Nelle settimane a seguire la squadra inizierà gli allenamenti di forza in sala pesi, che garantiranno all’atleta una crescita delle prestazioni atletiche e tecniche. Continueranno poi nel corso dei giorni le varie sedute di atletica proprie a dare condizione e reattività alla squadra. Quest’ultime si terranno prevalentemente sul parquet da basket fino alla fine della preparazione e durante la fase dei tornei. Giocheremo ogni fine settimana fino all’inizio del campionato, con scadenza settimanale quindi avremo delle risposte su come la squadra sta crescendo di condizione, ritmo di gioco, dinamismo e forza. I tornei – conclude poi Allotta -sono dei passaggi chiave nel corso di una preparazione al fine di aver chiaro se gli obiettivi prefissati inizialmente sono stati tutti attesi”.